Quando è possibile annullare un mutuo a causa di un cambiamento lavorativo?

Mutuo con Periodo di Prova: È Davvero Possibile e Come Convincere la Banca

Hai trovato l’appartamento dei sogni, ma proprio in quel momento, la carriera ti offre una svolta e cambi lavoro. L’entusiasmo si scontra subito con un pensiero: come la prenderà la banca? Le tue scelte professionali, specie se implicano un periodo di prova, possono influenzare enormemente la possibilità di ottenere un mutuo. Vediamo quando è davvero possibile e quali carte devi giocare per convincere l’istituto di credito.

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Il Blocco Principale: La Paura dell’Instabilità

Le banche hanno un solo timore: che tu non sia in grado di ripagare il debito. Per questo, la continuità lavorativa è il requisito fondamentale. Se sei in fase di transizione o, peggio, in periodo di prova, la tua domanda di mutuo verrà valutata con un occhio estremamente critico.

Le rigide politiche interne, spesso, richiedono che tu abbia:

  1. Un contratto a tempo indeterminato (o equivalente).
  2. Un’anzianità lavorativa di almeno 6-12 mesi dopo aver superato il periodo di prova.

Perché le cifre contano: La banca deve calcolare il tuo rapporto Rata/Reddito, verificando che la rata mensile non superi mai il 30-35% del tuo stipendio netto. Senza un certo numero di buste paga stabili (di solito, almeno tre complete) e senza la certezza del posto (il periodo di prova può finire in qualsiasi momento), questo calcolo è impossibile.

 3 trategie per Ottenere il Mutuo Anche Subito

Se non puoi o non vuoi aspettare la fine del periodo di prova, l’unica via per convincere la banca è offrire garanzie che compensino il tuo rischio lavorativo.

1. Presenta un Garante Solido (Il Pilastro)

Questa è l’opzione più efficace. Trovare un Garante (di solito un genitore o un parente stretto) con un contratto a tempo indeterminato e un ottimo reddito riduce drasticamente il rischio percepito dalla banca. L’istituto, infatti, sposterà la sua attenzione dalla tua posizione precaria a quella del Garante, il quale si impegnerà a coprire le rate in caso di tua insolvenza.

2. Riduci il Loan To Value (LTV)

Il Loan To Value (LTV) è il rapporto tra l’importo che chiedi in prestito e il valore dell’immobile. Se il tuo profilo è incerto, la banca ti chiederà di coprire una porzione maggiore del costo dell’immobile con i tuoi risparmi. Laddove un lavoratore stabile può ambire a un LTV dell’80% o superiore, tu potresti dover scendere al 60-50%. Un anticipo elevato dimostra alla banca la tua solida gestione finanziaria e abbassa la somma richiesta.

3. Chiedi la Dichiarazione dell’Azienda (Non Sempre Sufficienete)

In alcuni casi, la banca potrebbe accettare una dichiarazione formale firmata dal datore di lavoro in cui quest’ultimo si impegna a confermare l’assunzione al termine del periodo di prova. Attenzione: questa mossa può aiutare, ma di solito non è sufficiente da sola e deve essere abbinata alle altre garanzie.

Cosa Succede a un Mutuo Già Erogato?

Se hai già ottenuto il mutuo e poi cambi lavoro, stai tranquillo. La banca non può revocare il finanziamento per il semplice cambio di impiego. L’unica cosa che conta è che tu continui a pagare. La revoca (l’annullamento forzato) avviene solo in casi di grave inadempienza, come il mancato pagamento consecutivo di 3-4 rate. Fai solo attenzione che il nuovo stipendio non intacchi troppo il tuo budget, mantenendo un cuscinetto di sicurezza.

La pianificazione è la tua alleata: se stai per richiedere un mutuo, aspetta di superare la prova. Se lo hai già, valuta attentamente l’impatto del nuovo lavoro sul tuo bilancio prima di fare il grande passo.

Hai giocato la carta del Garante o hai aspettato la fine del periodo di prova? Condividi la tua esperienza nei commenti!

Harsh Chand
Harsh Chand

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